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Perchè un'assicurazione specifica per la casa e la famiglia?

È con la mente che immaginiamo 
come realizzare piccole opere. 
È con il cuore che lo rendiamo possibile. 

 


Danni causati da incidenti

Il 77,4% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive, si tratta di quasi 20 milioni di nuclei familiari. Sei disposto a mettere a rischio la tua casa? Scopri quanto serve per assicurarti. Parla con un nostro esperto

Furti e rapine in abitazione

Ogni famiglia è a rischio: grandi città o piccoli paesi sono costantemente sotto assedio da ladri senza scrupoli, interessati a introdursi e svaligiare le case di chi, con fatica, si è costruito la propria stabilità familiare.

Obbligo risarcimento (art 2043 c.c.)

"Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". Sei responsabile per tutta la tua famiglia

Servizio di ripristino rapido

Bene Casa ti offre un servizio di ripristino rapido ed efficiente degli ambienti colpiti da allagamento. Un intervento effettuato da team di professionisti specializzati.

Il progetto è bellissimo, un dono prezioso, frutto del grande amore e rispetto per Giovanni Moretti

È con la mente che immaginiamo come realizzare piccole opere. 
È con il cuore che lo rendiamo possibile. 

E’ un percorso che per essere realizzato ha bisogno dell'energia che viene generata dal Cuore e non dalla mente

Sono felice e onorato di partecipare a questa importante iniziativa scaturita da un forte e sentito desiderio consapevole che alla fine ne riusciremo ancora più “ricchi”

La polizza cyber risk di Bene è intermediata da Fit, MGA controllata al 100% da Bene Assicurazioni, attraverso Binder specifico dei Lloyd's.

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Progetto una «goccia di Bene»

Il progetto, ancora in piena attività, nasce in collaborazione con l’Associazione RisChiara onlus, ed opererà nel nord-ovest del Madagascar, a Ambanja per contribuire a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.

La popolazione è di origine soprattutto rurale con una piccola presenza di pescatori. Nella sua struttura sociale, conserva molte caratteristiche della vita del villaggio, ma nelle sue tendenze, soprattutto dei giovani, si trova già tutto un mondo di rappresentazioni e di sogni che sono propri di una città.

Le persone sono nello stesso tempo dei contadini che vivono in una città e degli abitanti di una città che vivono in un villaggio. Tutto questo crea qualche problema dal punto di vista psicologico e sociale.

In questo luogo le difficoltà maggiori fanno riferimento alla mancanza di strade di collegamento fra la foresta e i punti di interesse, e l’assenza di acqua pulita data la presenza di un solo pozzo scavato a mano dagli abitanti del posto.

Una «goccia di bene» si propone di agire proprio su entrambi questi fronti.

Un’opera importante già realizzata con estrema urgenza è stata quella di costruire un pozzo per la raccolta di acqua potabile per migliorare la condizione igienica generale del villaggio e garantire maggiore apporto di risorse.

Un’altra delle opere che ci prefissiamo ancora di realizzare è quella di costruire una strada, al fine di rendere la vita di ogni giorno più semplice e far sì che i bambini e le intere comunità dai villaggi possano raggiungere le scuole, le strutture delle missioni o l’ospedale.


Progetto una «scheggia di Bene»

Il progetto, avviato a fine marzo 2019, realizzato in collaborazione con Bambini nel Deserto onlus,  e giunto ormai alla conclusione della fase di realizzazione,  aveva l’obiettivo di creare un laboratorio e scuola di formazione professionale di falegnameria a Tivaouane Peulh a 19 km a nord est da Dakar, aperta a ragazzi in condizioni socio-economiche precarie e dunque a rischio migrazione.

Tivaouane Peulh è un villaggio di pastori semi-nomadi, sviluppatosi intorno alla moschea, negli ultimi 15 anni è diventata una delle località di maggior espansione edile della regione.

La nuova strada costiera e la vicinanza con il Lago Rosa sta favorendo la crescita della cittadina che tra non molto diverrà uno dei quartieri periferici della capitale del Senegal.

Seck Moammar dopo 20 anni come falegname e installatore di arredi e infissi a Lissone è rientrato a Dakar e ha un obiettivo: dimostrare che il futuro è in Africa e non nella migrazione.

In questa scuola laboratorio sono già impiegati 3 operai ebanisti, da specializzare, nella nuova location presso cui esercitare. Questi garantiranno lo sviluppo del progetto negli anni.

Oggi la falegnameria lavora a pieno ritmo, raccoglie ordini di infissi in legno per le case e Seck sta diventando un lavoratore autonomo a tutti gli effetti, un artigiano del legno che sviluppa la sua impresa.

Fondo FarBENE - Via dei Valtorta, 48 – 20127 - Milano
costituito nell’ambito della Fondazione Italia per il dono onlus

fondofarbene@bene.it 
http://dona.perildono.it/fondo-farbene
IBAN: IT22P0200801603000103557445

Il Fondo nasce per impulso e volontà del compianto Giovanni Moretti, attraverso lo sviluppo e il sostegno di iniziative di utilità sociale, finalizzate esclusivamente a valorizzare opportunità di sviluppo nel continente africano, attivando e coinvolgendo energie positive, desiderose di accompagnare e sostenere i singoli progetti in fase di realizzazione.

FarBENE, fa bene!

Progetto «pulcini per Bene»

La più recente delle iniziative intraprese, Pulcini per Bene, in collaborazione con Bambini nel Deserto Onlus, ha come protagonista Ababacar Ndione che dopo 18 anni trascorsi in Italia come venditore ambulante sulle spiagge della Toscana, aveva il sogno di tornare in Senegal, a Bambilor, con un suo progetto imprenditoriale per restare insieme alla sua famiglia permanentemente: installare un allevamento di pulcini per stabilirsi nella sua terra natale.

I lavori proseguono spediti e ben presto, dopo avere ultimato le opere in muratura, sarà possibile acquistare l’incubatrice professionale, il macchinario che consentirà di dare il via all’attività imprenditoriale di Ababacar.

Progetto «alleviamoli Bene»

Il progetto Alleviamoli Bene nasce nel 2020, in collaborazione con Bambini nel Deserto Onlus.

Il suo obiettivo è dar sostegno all’empowerment femminile nella regione di Fatick, in Senegal, creando una cooperativa di donne e due micro-imprese dedite rispettivamente a un progetto di 
bio-agricoltura e a un allevamento di pollame.

In tutto, Alleviamoli Bene coinvolgerà 40 donne e 10 uomini della cittadina di Fondiougne, a Fatick, e darà vita a coltivazioni moderne che puntano ad aumentare la sicurezza alimentare del paese e a migliorare il reddito delle famiglie coinvolte.

Oggi, l’allevamento accoglie diversi polli e si avvale di un’incubatrice per curare i pulcini, che provengono per lo più dal progetto Pulcini per Bene.
Le colture avviate, poi, sono di gombi e melanzane, e hanno già dato vita ai primi raccolti.

Ma da dove nasce tutto questo?

Dal sogno di 
Fatou Camara. Una donna del luogo che ha realizzato il suo desiderio di aprire un’attività a sostegno dell’economia locale.

A lei si deve l’avvio del nostro terzo progetto di micro-credito in Senegal. 


Progetto «Green Arrow»

Il progetto Green Arrow nasce sul finire del 2020 e opera in Burkina Fasu, a Nagrin, una frazione della capitale Ouagadougou.

Progettato ancora una volta in collaborazione con Bambini nel Deserto Onlus, è il primo realizzato in questo Stato africano.

L’obiettivo è quello di preservare la struttura scolastica di una scuola primaria di Nagrin, periferia sud di Ouagadougou, dalle stagionali intemperie portate dall’Harmattan, un vento polveroso e violento che ogni anno abbatte le mura perimetrali della scuola.

Per riuscire nell’intento, sono stati piantati 50 alberi in una disposizione “a freccia” che formano un “Green Arrow”, una barriera naturale che ridurrà la pressione del vento dell’Harmattan.

La messa a dimora è avvenuta a opera di Bambini nel Deserto Onlus e delle donne di un vivaio locale di Nagreongo.

Si vuole così affermare così il diritto allo studio per i bambini di Nagrin e, al contempo, preservare la loro salute. Il vento polveroso dell’Harmattan, infatti, è alla causa di diverse patologie respiratorie a Ouagadougou.

Infine, Green Arrow vuole avere anche un impatto educativo ed ecologico.

Alla messa a dimora hanno, infatti, partecipato anche i bambini della scuola di Nagrin che si prenderanno cura degli alberi nei prossimi anni e che hanno imparato le nozioni di base in materia ecologica.

Sotto questo punto di vista, Green Arrow contribuisce a un più grande progetto, portato avanti dall'Unione africana e denominato Great Green Wall, che si prefigge combattere gli effetti del cambiamento climatico globale e della desertificazione nel Sahara e nel Sahel.

Progetto «Tech To Dakar»

Il progetto, avviato nel 2021, con sede a Dakar in Senegal, nasce nel contesto di un Paese che deciso di puntare sulle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione con l'ambizione di diventare un centro di eccellenza dell'Information Technology Outsourcing e Business Process Outsourcing.

L'obiettivo è L'inclusione del Senegal nell'economia digitale, priorità fissata nel Piano Senegal Emergent.

Entro il 2025 il Senegal intende dare forte sviluppo alle infrastrutture informatiche.

In questo contesto dinamico 5 giovani ragazzi usciti dalla Università di Dakar hanno deciso di avvisare una StartUp tecnologica.

Sophia Sarr (software developer), Alpha Oumar Diallo (Full stack developer), Rabiatou Coly (redattrice web, amministrazione e comunicazione), Mamadou Sall (IT Security e Master in ingegneria applicata alla gestione aziendale), Pape Idy (Coordinatore e analista programmatore).

Sono questi i 5 ragazzi coinvolti.

Il Fondo li ha aiutati a trovare un ufficio e la strumentazione necessaria. Inoltre, nelle prime fasi di vita della neonata Società, 
commissiona i primi lavori.



Progetto «Laboratorio Informatico Giovanni MORETTI»

Suor Ruth ha avviato una nuova scuola superiore in Sud Sudan, un Paese reduce da 7 anni di guerra civile, dove a molte bambine non è permesso di studiare e dove il fenomeno delle spose bambine è ancora diffuso.

L'obiettivo della scuola di Suor Ruth è quello di donare 
un'istruzione e un futuro diverso alle ragazze del Sud Sudan.

Attraverso il Fondo, a partire dal 2021, stiamo aiutando suor Ruth allestendo il Laboratorio Informatico Giovanni Moretti, il quale potrà ospitare circa 50 studenti e sarà munito di pc, banchi, sedie, lavagna, cablaggi e rete internet necessari.

"Vi ringraziamo per il vostro supporto! Come potrete facilmente capire, portare la tecnologia ad un villaggio sperduto del Sud Sudan può aprire ottime opportunità formative per le nuove generazioni." (Suor Ruth)